Disnar per la Storica

Ogni anno a fine agosto le remiere veneziano si organizzano per realizzare grandi tavolate aperte a tutta la cittadinanza, in diverse zone della città e nelle varie isole.
Lazzaretto Nuovo

L’isola del Lazzaretto Nuovo veniva utilizzata dalla Serenissima per la quarantena degli equipaggi e lo «spurgo» delle mercanzie, arrivando a ospitare anche migliaia di persone durante le peggiori pestilenze. Sulle pareti del cinquecentesco Teson Grande si possono ancora vedere scritte e disegni di mercanti, guardiani, marinai che si ritrovavano qui ad annoiarsi per giorni e giorni, prima di poter mettere piede nella spassosa Venezia. Sull’isola dal misterioso passato oggi potete visitale il piccolo museo archeologico, con testimonianze sulla storia della Laguna e sulle terribili pesti che periodicamente flagellavano la città. Se invece siete degli appassionati di birdwatching portatevi un buon binocolo, perché nella parte nord potete approfittare di una torretta panoramica, perfetta per ammirare le specie lagunari. Attenzione, però, all’isola si può accedere solo durante le visite guidate: sabato e domenica partenze alle ore 9.45 e alle 16.30 (da aprile a ottobre) che sono in coincidenza con i vaporetti provenienti dalle Fondamente Nove. Campi estivi archeologici Dal 1998 l’isola è un grande cantiere archeologico: tutti al lavoro per recuperarla e favorirne la rinascita. In questo contesto sono nati i campi estivi archeologici per ragazzi. Studenti, bambini e appassionati di archeologia possono frequentare laboratori di restauro e manutenzione, corsi di formazione e diversi stage teorico-pratici: una settimana immersi nella natura lagunare, per avvicinarsi al mondo dell’archeologia e conoscere temi di grande fascino. I partecipanti vengono ospitati nelle strutture presenti sull’isola e le quote dei campi comprendono vitto, alloggio, attività, strumenti e materiali didattici. Per i più piccoli è un’occasione per sentirsi dei novelli Indiana Jones. Portatevi l’antizanzare! Fermata vaporetto Lazzaretto Nuovo https://lazzarettiveneziani.it/it
Norme di circolazione nella Laguna di Venezia

I natanti da diporto a motore non immatricolati con potenza superiore a 10 Hp (7,36kw) per navigare all’interno della laguna veneta devono esporre i contrassegni “Laguna Veneta” (targa LV) della Regione Veneto. Per ottenerli ci si può rivolgere a Infrastrutture Venete Srl o affidarsi a un’agenzia nautica. Regole e divieti Su quale lato tenersi Di norma bisogna tenere la destra (dritta) e dare la precedenza a destra. Nei canali lagunari la regola generale per le barche a motore è di navigare nella parte centrale del canale, almeno a tre metri di distanza da briccole e sponde, mantenendosi alla destra della linea di mezzo e tenendo sempre la destra in caso di incrocio con altre barche. Le barche a remi navigano tenendosi ai lati, e possono tenere la destra o la sinistra per godere delle condizioni di voga più favorevoli. Cedere il passo alle barche a vela e non fare onda in caso di imbarcazioni a remi Chi ha la precedenza La regola generale prevede la precedenza a destra. Tuttavia, la barca che si immette lateralmente in un canale deve dare sempre la precedenza alle barche che vi navigano e tutte le barche devono, comunque, dare la precedenza alle navi marittime in movimento negli ambiti portuali. Tutte le barche devono dare la precedenza ai battelli del servizio di linea e non devono attraversarne la rotta o intralciare le manovre di approdo. Le barche che navigano a vela, in mare, hanno la precedenza, ma nei canali devono andare a motore e sono soggette alle stesse regole delle barche a motore. Segnali e velocità I cartelli di segnaletica più frequenti riguardano il divieto di circolazione (cartello bianco bordato di rosso), il divieto di ormeggio (di norma scritto in lettere) e i limiti di velocità espressi in chilometri orari (cartello quadrato bianco con bordo rosso e velocità massima indicata all’interno). Nella laguna di Venezia ci sono vari livelli di limiti di velocità fino al massimo assoluto di 20 km/h anche ove non esista specifica indicazione. In generale nei canali lagunari più grandi il limite è di 11 km/h, mentre in quelli interni è di 7 km/h, ulteriormente ridotto in quelli minori e in centro storico a 5 km/h, per problemi di conservazione ambientale. La velocità va limitata ulteriormente quando per qualunque motivo si possano verificare situazioni di pericolo o di forte disturbo a persone o cose, ad esempio quando si incrociano altre imbarcazioni, in particolare a remi, in presenza di traffico intenso, con elevata produzione di moto ondoso, in prossimità di natanti all’ormeggio o in presenza di nebbia.Testo tratto da “Rotta su Venezia. In barca e in bici lungo la Litoranea Veneta da Chioggia a Trieste”, Ediciclo Editore Link utili Circolazione acquea – normativa Comune di Venezia I documenti da tenere a bordo dei natanti da diporto Infrastrutture Venete Srl
Venezia, visitare il centro storico di Venezia in modo responsabile

Il centro storico di Venezia con i palazzi, le gondole e il Canal Grande è talmente famoso che fa parte del nostro immaginario ed è tra le mete più desiderate al mondo. Questo si traduce in oltre dieci milioni di presenze turistiche l’anno, alle quali si aggiungono gli escursionisti, ancora più numerosi, che visitano la città in giornata. È facile intuire il livello di affollamento che rende la vita difficile ai cinquantamila residenti e minaccia un sistema ambientale e sociale molto delicato. La folla si concentra quasi interamente lungo le arterie che dai due punti di arrivo di automezzi e treni, Piazzale Roma e la Stazione Ferroviaria, si snodano attraverso il Ponte di Rialto e piazza San Marco, e in alcuni luoghi instragrammabili. Tutto il resto viene in gran parte ignorato, nonostante comprenda luoghi imperdibili. Visitare la città lagunare in modo più rispettoso e sostenibile è possibile e doveroso. Non dimentichiamo che Venezia è una città unica al mondo e sito UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità, rappresenta un bene culturale e naturale di eccezionale valore da proteggere. Ecco alcuni consigli per scoprire Venezia in modo responsabile e 5 modi per visitare Venezia in modo responsabile Link utili Venezia Unica Informazione e accoglienza turistica
Conche di navigazione

Le conche o chiuse permettono la navigazione in presenza di dislivelli La navigazione lungo fiumi e canali che presentano dislivelli di quota è resa possibile dalle conche di navigazione, o chiuse, che sono una specie di “ascensore” che consente alle imbarcazioni di salire o scendere sfruttando la forza dell’acqua. Le prime conche europee risalgono al 1400 e il sistema è tuttora utilizzato per superare il dislivello tra tratti d’acqua in tutto il mondo, dalla Litoranea Veneta ai Navigli Milanesi, fino al Canale di Panama. Si tratta di un sistema geniale per sollevare barche anche molto pesanti e di grandi dimensioni, senza impiegare troppa energia. Com’è fatta una conca Tra i due tratti d’acqua posti a quote diverse, si trova il bacino o vasca di riempimento, chiuso da paratoie a scorrimento verticale o da portoni a due battenti, detti anche porte vinciane. Sono chiamate così, perché Leonardo Da Vinci diede un forte contributo all’ideazione e progettazione di questo sistema, molto diffuso. Sui portoni si trovano delle fessure che, una volta attivate, fanno entrare o uscire l’acqua dall’invaso. Come funziona una conca Giunti in prossimità della conca, le porte vengono aperte per consentire all’imbarcazione di accedere alla camera di riempimento, dopo di che vengono richiuse. Avvertenze importanti Bisogna informarsi per tempo per sapere gli orari di apertura della conca e se va prenotata. Ogni corso d’acqua ha enti di gestione diversi ed è necessario contattarli per capire le modalità di apertura di ciascuna conca. Bisogna, inoltre, mettere in conto il tempo di riempimento o svuotamento dell’invaso, che dipende da vari fattori, come il dislivello da superare e la dimensione della conca. Può anche capitare di dover attendere il proprio turno. Le conche lungo la Litoranea veneta Lungo il percorso dell’Idrovia Litoranea veneta si attraversano diverse conche: Se dalla Litoranea ci si spinge oltre, si incontrano anche queste conche: Link utili Infrastrutture Venete