Isole minori della Laguna di Venezia

La laguna sud di Venezia, quella che si estende dal centro storico di Venezia verso Chioggia, comprende una serie di isole piccole, ma molto interessanti. Ognuna ha caratteristiche e storie diverse da raccontare, alcune sono disabitate, altre sono state convertite in resort lussuosi. È appassionante cercare di ricostruire le vicende che hanno segnato questi frammenti di laguna, che negli anni hanno avuto funzioni diverse: rifugio per religiosi, luoghi per la cura dei malati o per la quarantena degli appestati, e oggi luoghi di accoglienza per turisti facoltosi provenienti da tutto il mondo.

Le isole della Laguna Sud

  • Lazzaretto Vecchio fu sede del primo lazzaretto stabile del mondo: un ospitale per la cura e l’isolamento dei malati di peste istituito nel 1423 dalla Serenissima. Dal nome dell’isola, intitolata a Santa Maria di Nazareth, derivò il termine di “Nazaretum” e poi “Lazzaretto”. Recenti scavi hanno portato alla luce fosse comuni con i resti di migliaia di persone, vittime delle epidemie di peste del XVI e XVII secolo. Attorno alla metà dell’Ottocento ha svolto funzioni di magazzino militare. Per trent’anni, nel Novecento, è stato adibito a canile municipale. Insieme all’isola del Lazzaretto Nuovo è al centro del progetto dei Lazzaretti Veneziani, gestito da due associazioni che organizzano attività di ricerca e visite guidate.
  • Poveglia È un’isola disabitata in totale stato di abbandono, raggiungibile solo con barche private, formata da tre isolotti, uno dei quali è artificiale e ospita l’Ottagono trecentesco. Popolata e vivace intorno al Mille, inizia a declinare a fine Trecento, dopo la guerra con i Genovesi. Nel XVI secolo fu un avamposto fortificato, poi una stazione di quarantena per le navi, quindi un lazzaretto. L’isola è stata abbandonata nel 1968, anno di chiusura della casa di riposo che ospitava. Una sottoscrizione pubblica dell’Associazione Poveglia per tutti ha impedito che fosse svenduta ai privati, con l’idea di farne un parco pubblico, ma al momento il destino di Poveglia è in sospeso. In seguito ad alcuni programmi tv americani, si è sparsa la voce che l’isola sia infestata di fantasmi, e la leggenda si è diffusa ancor più dopo che nel 2016 cinque turisti che volevano trascorrervi la notte furono tratti in salvo in preda al terrore.
  • San Clemente nell’XI secolo ospitava un convento, poi convertito a fine Ottocento in manicomio femminile del Veneto, dove fu internata anche l’ex compagna di Mussolini, Ida Irene Dalser, morta qui nel 1937. La struttura è stata chiusa nel 1992 e, dopo alcuni passaggi di mano, ospita attualmente un hotel di lusso della catena Kempinski.
  • San Lazzaro degli Armeni Sede di un convento benedettino nel IX secolo, l’isola porta il nome dal santo patrono dei lebbrosi, perché dal XII secolo è stata utilizzata come lazzaretto. Nel Cinquecento è stata ospizio per malati poveri, nel Seicento ha accolto i domenicani espulsi da Creta, dopo di che è stata abbandonata. Nel 1717 la Serenissima la donò ai monaci armeni della congregazione mechitarista che hanno trasformato l’isola in un importante centro di cultura armena. Si visita il monastero che comprende la chiesa, la tipografia creata da Mechitar, il museo e l’archivio della biblioteca, un’eccezionale raccolta di antichi e preziosi manoscritti e pubblicazioni, tra le quali il primo libro in lingua armena stampato proprio a Venezia nel 1512. 
  • Sacca Sessola o isola delle Rose, che, con circa sedici ettari, è tra le più grandi e più recenti della laguna: è costituita da materiali di scavo provenienti dal porto commerciale di Santa Marta e ha visto, nella sua relativamente breve storia, tanti cambiamenti nella destinazione d’uso. Di proprietà privata, oggi ospita un hotel cinque stelle della catena Marriott con un parco liberamente accessibile.
  • San Servolo per mille anni sede di un monastero, ha poi ospitato un manicomio, fino alla chiusura, in base alla legge Basaglia del 1978. Dopo un impegnativo intervento di restauro, l’isola con il suo splendido parco e i deliziosi giardini è diventata sede di un importante centro congressi, della Venice International University e del Museo del manicomio.
  • Santo Spirito sede di religiosi dall’XI secolo, nell’Ottocento passò ai francesi e fu convertita a uso militare, fino alla Seconda guerra mondiale. Nel 2011 è stata venduta dal Demanio a privati che progettavano di riconvertire una vecchia caserma napoleonica per ricavarne un complesso residenziale di 70 appartamenti, ma i lavori di costruzione non sono mai cominciati.